Immigrazione, indulto e ... Marketing Politico

Matteo Renzi contrario ad ogni indulto, Grillo che si sbilancia sull'immigrazione, sono tutti impazziti? Che necessità hanno di attenzionare argomenti così delicati? 

In realtà non c'è niente di strano, a meno che non si voglia ignorare, come pure un importante partito italiano ha fatto fino ad oggi, che la politica è fatta di marketing e di comunicazione, è fatta cioè di analisi del consumatore (ops elettore) dei suoi pensieri e dei suoi desideri, e poi della costruzione di un messaggio/proposizione fatto ed impacchettato sulla base di quanto emerso dalle analisi e dalle richerche.

Insomma siamo in piena campagna elettorale, e quando si è in campagna elettorale ci si ricorda che a votare vanno milioni di italiani, che alcuni di essi scelgono cosa votare in virtù di radicate convinzioni ideologiche, altri in base a simpatia o antipatia verso alcuni personaggi, altri sulla base dell’adesione o della vicinanza al messaggio lanciato da un partito o da un altro, a quello che dice, o meglio a quello che può restare più facilmente impresso fra ciò che dice. Nel periodo elettorale un partito quindi vende un prodotto, la capacità di comunicarlo bene porterà a se più o meno voti, comunicarlo bene vuol dire cavalcare argomenti che sono in grado di muovere l’orientamento al voto dei molti.

Si perché un altro punto che bisogna mettersi in testa è che fra i votanti sono minoranza gli attivisti consapevolmente ed ideologicamente schierati da una parta e dall’altra,  sono minoranza i presunti intellettuali che twittano, dibbattono, bloggano sulla politica, seppure aumentino in maniera esponenziale nel periodo del voto; la maggioranza della popolazione è invece per lo più disinteressata e portata ad analizzare il tutto in maniera superficiale, tale maggioranza è, secondo tutti i dati derivanti dalla ricerche sulle elezioni, mossa nel suo orientamento al voto da alcuni grandi temi, tale tipologia di maggioranza richiede a chi deve cercare il voto di questa fetta, un approccio fatto di grandi messaggi, semplici ed efficaci nel dividere e nel fare parlare; la cosa è ovviamente molto gradita ai politici perché è molto più facile dividere su un punto in più o un punto in meno di IVA che spiegare nel dettaglio una possibile riforma integrale del sistema di aliquote, è molto più semplice parlare di reato di clandestinità che analizzare nel dettaglio una situazione complessa che richiederebbe interventi umanitari a monte, in primis.

Queste brevi considerazioni, per molti magari banali, bastano da sole a spiegare la sconfitta o la non vittoria del PD alle ultime elezioni, molte affermazioni di Silvio Berlusconi e di Grillo, ma anche della Lega.

Dunque non deve stupire se In questi giorni sono entrati in cima al dibattito politico temi storicamente molto rilevanti e soprattutto fortemente divisivi dal punto di vista ideologico come il reato di clandestinità e l’indulto e non deve stupire che Grillo abbia chiesto ai suoi di non cavalcare il filone “abolizione reato di clandestinità” o che Matteo Renzi candidato alle primarie per l’elezione a Segretario del PD abbia scelto di parlare anche di indulto nel discorso di lancio della propria campagna elettorale.

Siamo semplicemente in campagna elettorale, è semplicemente marketing. Piuttosto la novità è che per la prima volta un potenziale candidato della coalizione di centro sinistra prenda a usare questi argomenti, prenda cioè a fare marketing.

Quali sono i temi che hanno smosso il maggior numero dei voti durante le ultime campagne elettorali? IMU, Europa, addirittura Alitalia nel 2008, e poi appunto immigrazione e in generale legalità, appunto i due di sui stiamo parlando, rivediamo in che modo.

IMMIGRAZIONE:  

La comunicazione molto veemente sul tema da parte della Lega Nord ha contribuito e posizionare chiaramente il partito in questione come una sorta di paladino della legalità. Tale posizionamento ha vissuto il suo momento emblematico con la campagna elettorale del 2008 che ha portato alla lega un ottimo 8% dei voti al senato grazie ad una comunicazione molto incisiva che portò enormi fette di voto dal nord ma anche dal sud, nelle aree tipicamente caratterizzate dagli arrivi di immigrati, e ha contribuito a rendere prerogativa di tutta la coalizione di centrodestra il valore della legalità.

E’ stato sufficiente

1,rilevare tale bisogno fra i consumatori / elettori

2,costruirci sopra un lavoro di comunicazione semplicissimo, basato cioè sull’uso di una “paura” e sulla classica figura dell’eroe che ti viene salvare – la Lega –

Il tutto alla fine generò nei normali chiacchiericci da bar pensieri come “io voto lega perché saremo più sicuri” “io voterò lega perché quei comunisti vogliono farci invadere le strade di marocchini ed io ho paura”, discorsi di gente normale, in luoghi normali, che abbracciano la maggior parte della popalazione, diversamente da quanto hanno spesso pensato invice i partiti che hanno preferito chiudersi fisicamente o virtualmente in chiacchiere da intellettuali.

Oggi sulla scia della tragedia di Lampedusa in molti si schierano, giustamente, contro la presenza in Italia del reato di clandestinità (presente in vero in moltissimi paese europei).

Grillo invece da buon uomo di business, prima di parlare, ha analizzato cosa ne pensano gli italiani davvero, la massa degli italiani, e ha rilevato che la paura dello straniero è ancora maggiore di ogni sentimento umanitario, cioè meglio se ti stai zitto, perdi più voti invocando la cessazione di questo reato, di quanti ne guadagni chidendone l'abolizione, e così ha fatto, indignando “i tanti” ma guadagnando il voto dei “più di tanti”

INDULTO

L’indulto, che ricordiamo è in pratica un provvedimento che porta a ridurre in vario modo i tempi di pena per chi la sta scontando in un carcere al fine di svuotare le carceri stesse, è un valore controverso; infatti a causa dalle mancanze del nostro stato e dell’indecente riempimento delle carceri, l'indulto diviene per molti una necessità umanitaria, l'unico modo di renderle più vivibili. L'indulto ha però anche un impatto sulla legalità perché svuotare le carceri si presta proprio ad uno di quei messaggi molto chiari e di facile percezione da parte di tutti: “chi fa l’indulto riporta criminali nelle strade”. Va iscritto di certo alla voce "maneggiare con cura" perché il contrario potrebbe portare a dire “chi non vuole l’indulto è contro i diritti umani e costringe i carcerati in condizioni terribili”.

E’ evidente che un uomo di marketing avrà studiato che secondo le ricerche di mercato in suo possesso sono di più gli italiani che considerano fondamentale la legalità rispetto a quelli che considerano prioritarie le condizioni di vita dei carcerati ed è evidente che le ricerche in questione dicano che la legalità resti per il cittadino medio uno dei valori principi, e che tale valore è attribuito, in virtù delle comunicazioni fatte negli ultimi anni, come prerogativa della Destra e non dalla Sinistra, è chiaro quindi che essendo uno di quei principi cardine, qualsiasi cosa potranno fare o dire i candidati premier, una fetta dell’elettorato non si sposterà.

E allora non c’è da stupirci se Renzi apra la sua campagna, che per la prima volta vuole fare Marketing Politico anche a Sinistra, prendendosi un valore prioritario per la popolazione ma oggi di pertinenza dell’altra parte, prendendosi quindi elettori dal centro destra. Questo è il semplice motivo per cui sia Berlusconi che Grillo temono Renzi, cioè che anche a sinistra si inizi a fare marketing e a prendere posizione su quei temi che smuovono i voti, per la prima volta gli avversari hanno paura del partito di centro sinistra, non tanto per Renzi in quanto tale, ma perché sanno che giocherà con i loro stessi mezzi e non si suiciderà con le anonime campagne elettorali Bersaniane.

Gli elettori di sinistra devono gioire per questo? Beh molti di loro forse avrebbero preferito che la rottura verso il passato fosse più simile al Toni Servillo che recita Brecht nel discorso conclusivo della campagna elettorale in  “Viva la libertà”  ... ma questo uso intelligente delle comunicazione forse li farà vincere e magari anche con un’ampia maggioranza e allora, tutti zitti sul carro, poi si vedrà.